Nel panorama motoristico attuale, dominato da soluzioni ibride e propulsori elettrificati, vedere nascere un nuovo V12 aspirato può sembrare controcorrente.

Eppure, andando controcorrente, il nostro team ha deciso di creare uno dei progetti più interessanti, ambiziosi e radicali degli ultimi anni: Orion, un motore V12 da 6.8 litri, leggero, compatto, ad altissime prestazioni e costruito con standard qualitativi e di processo più vicini al motorsport che alla produzione di serie.

Non è un omaggio nostalgico: è un motore moderno, con scelte progettuali sofisticate e senza compromessi, concepito per massimizzare efficienza fluidodinamica, prestazioni specifiche e suscitare emozioni.

La sua vera forza risiede nell’essere un ponte tra due mondi: tecnologie e soluzioni ingegneristiche provenienti dalla grande era della Formula 1 sono state re-ingegnerizzate e adattate per dare vita a un propulsore omologabile secondo gli standard Euro 6, senza sacrificare il carattere, la reattività e il suono di un V12 da competizione.

Un lavoro lungo e oneroso, ma reso sempre piacevole dal continuo affiancamento del nostro mentore: l’ingegner Claudio Lombardi, che, sin dai primi passi del progetto fino alla sua realizzazione, è stato in grado di trasmetterci conoscenza, professionalità e nozioni tecniche di grandissima importanza per la crescita della nostra squadra e la realizzazione di Orion.

A lui dobbiamo un sentito “grazie” e la riconoscenza di come, all’interno di questo progetto ambizioso, ci sia anche tutta la sua infinita esperienza maturata in anni di Formula1 e mondiali rally.

Il gruppo che ha sviluppato Orion non ha cercato scorciatoie, l’obiettivo era restituire al conducente una connessione diretta con la meccanica, con un’erogazione lineare e priva di ritardi. In questo senso, il comportamento dinamico del motore sarà più vicino a quello di un propulsore da competizione piuttosto che a quello di una supercar stradale moderna. La combinazione di bassa inerzia, fasatura variabile e gestione ECU, garantisce una risposta estremamente rapida ai comandi del gas.

A differenza di molte unità moderne, dove la curva di coppia piatta è ottenuta con interventi elettronici e sovralimentazione, Orion la ottiene semplicemente sfruttando al massimo le leggi della meccanica e fluidodinamica. Come in un sofisticato strumento musicale ogni componente facente parte dei sistemi di aspirazione e scarico è “accordato alla meccanica” al fine di sfruttare al meglio la propagazione e la riflessione delle onde di pressione al loro interno; da questo lavoro di fino nascono un’elevata potenza specifica e un timbro sonoro inconfondibile, che richiama quello dei leggendari motori di Formula 1 del passato.

In un’industria che corre verso l’elettrico e l’assistenza elettronica totale, Orion rappresenta un’eccezione deliberata. Non perché ignori il progresso tecnologico, ma perché esplora un altro tipo di modernità: quella che spinge la meccanica fino ai suoi limiti.

È un motore pensato per chi vuole rivivere le emozioni del glorioso passato dei V12 da Formula 1, per chi considera il sound come parte integrante dell’esperienza di guida e per chi considera la tecnica non come un accessorio, ma come il cuore pulsante del progetto stesso.

Orion V12 non è pensato per la produzione di massa, ma per un pubblico estremamente selezionato. Ogni unità è realizzata su ordinazione, con un livello di personalizzazione tecnica e stilistica paragonabile a quello dei programmi racing più esclusivi. Il sistema di aspirazione, la mappatura ECU, il layout degli scarichi e persino le finiture estetiche possono essere configurati per adattarsi perfettamente alle esigenze di costruttori o dei clienti più esigenti.

Ogni propulsore Orion è quindi un pezzo unico, costruito con standard artigianali e precisione ingegneristica di altissimo livello, destinato a diventare il cuore pulsante di progetti automobilistici irripetibili.

Orion è un V12 a 65° con cilindrata di 6.8 litri, dotato di sistema di lubrificazione a carter secco con pompa a 8 stadi. Una configurazione che consente di abbassare l’altezza complessiva del blocco e mantenere la lubrificazione efficiente anche nelle condizioni dinamiche più critiche, oltre a permettere l’installazione del motore in posizione molto bassa, vantaggio chiave per la dinamica veicolo.

La distribuzione è a cascata di ingranaggi: un’architettura notoriamente utilizzata nei motori F1, estremamente complessa ma efficace, in grado di garantire precisione e affidabilità anche ai regimi più estremi. Ogni bancata è dotata di doppio albero a camme in testa e quattro valvole per cilindro realizzate in lega di titanio, azionate mediante bilancieri a dito: soluzione ideale al fine di ridurre al massimo l’inerzia dei componenti, permettendo rampe di alzata estreme.

Il motore, completo di aspirazione e scarico, pesa meno di 200 kg, un valore che lo colloca ai vertici in termini di efficienza strutturale per unità di questa cilindrata e potenza.

Diversamente da altri progetti interni, per Orion si è deciso di non sfruttare la sovralimentazione. Dietro questa scelta c’è la precisa volontà di eseguire un lavoro sofisticato che renda possibile l’estrazione della massima potenza senza l’utilizzo di “scorciatoie”. L’intero sistema di aspirazione è stato progettato per sfruttare effetti RAM e risonanza di Helmholtz, due fenomeni fisici che consentono di aumentare la pressione dinamica dell’aria e migliorare il riempimento dei cilindri, soprattutto a regimi elevati.

La fasatura variabile su aspirazione e scarico permette di ampliare la curva di coppia e ottimizzare la combustione su un arco molto ampio di giri, oltre che essere necessaria ai fini omologativi.

Il risultato non è solo potenza e reattività, ma anche rispetto delle normative ambientali più severe: Orion può infatti essere omologato Euro6, un traguardo eccezionale per un motore aspirato di tali prestazioni.

Questa certificazione, ottenuta mediante un meticoloso studio della camera di combustione, dei condotti e ai sistemi di post-trattamento, rende il motore quasi un unicum a livello mondiale, in grado di coniugare emissioni contenute e prestazioni estreme.

Orion sarà dunque disponibile in due versioni:

La prima, omologata Euro6, garantirà una potenza massima di circa 850CV a 8500rpm, con il limitatore posto a 9200rpm.

La coppia, superiore a 750 Nm, sarà disponibile al 70% già a partire dai 3000rpm.

Per la versione track-day invece, il risultato è una curva di erogazione ampia e sfruttabile: oltre il 70% della coppia massima (800 Nm) sarà disponibile già a 3.500 giri/min, mentre la potenza sarà superiore ai 900 CV a 9.500 giri/min, con limitatore a 10.200 rpm. Numeri che, per un motore aspirato da 6.8 litri, lo collocano tra le unità più spinte mai realizzate per impieghi non strettamente racing

Per poter avere queste prestazioni mantenendo l’unità compatta e leggera è stato necessario fare un uso esteso di materiali pregiati quali alluminio, titanio e carbonio.

Per esempio, sia basamento che sottobasamento sono ricavati dal pieno, con risultati sorprendenti in termini di leggerezza, robustezza ed estetica. L’intero sistema di aspirazione, anch’esso sorretto da alluminio ricavato dal pieno, è interamente in carbonio e totalmente personalizzabile sulle esigenze del cliente e della vettura sul quale verrà installato.

Le bielle forgiate sono ottimizzate per ridurre la massa e poter dunque permettere regimi di rotazione elevati. I pistoni, ultraleggeri in lega di alluminio, sono trattati con un rivestimento ceramico antiattrito che migliora anche la stabilità termica con conseguente aumento della resistenza alla detonazione. Queste scelte consentono al motore di operare a rapporti di compressione elevati e con valori di anticipo aggressivo, senza dover ricorrere a strategie conservative tipiche delle unità sovralimentate.

La distribuzione ad ingranaggi, oltre alla precisione meccanica, elimina componenti soggetti a degrado come catene o cinghie, migliorando l’affidabilità complessiva. Anche la pompa olio a otto stadi, soluzione di derivazione racing, contribuisce alla bontà del sistema in condizioni di accelerazioni laterali e longitudinali elevate.